EMOZIONE PER LA PROIEZIONE DE “IL DIRITTO ALLA FELICITÀ” PROIETTATO DALLA DANTE

La Dante Alighieri di Monaco ha organizzato una serata con la proiezione de “Il diritto alla felicità” interpretato da Remo Girone. Un film che ha provocato una grande emozione tra il pubblico.

Serata emozionante dalla Dante Alighieri di Monaco con la proiezione del film "Il diritto alla felicità".
La Presidente Dante, Maria Betti ha introdotto il film interpretato da Remo Girone, ft.WSM Agency

Ad inizio serata la presidente della Dante Alighieri di Monaco, Maria Betti, ha presentato il protagonista del film Remo Girone che, seduto su una panchina, insieme a Marinella D’Amico-Pallesi (che ha fondato e gestisce la biblioteca della Dante) ha parlato di libri e di vita.

Come i libri che abbiamo letto nella nostra vita, l’abbiano in qualche modo anche caratterizzata. Ha fatto sorridere la battuta di Woody Allen, ricordata da Girone :”Leggo per legittima difesa” ma Girone ha anche ricordato che durante la pandemia l’acquisto dei libri è aumentato perché in fondo il libro “è una grande consolazione“. Questo incontro ha introdotto il film dove il protagonista Libero, che ha un negozio dove vende libri di seconda mano, incontrerà nella sua attività tanti personaggi che ruoteranno intorno ai suoi libri, compreso un bambino che si appassionerà alla lettura. Un film, un libro, un ragazzo e la speranza….

La Dante di Monaco sezione giovan iha ricevuto in regalo una vlaigia di libri da Remo Girone

A termine della proiezione, Remo Girone ha offerto alla Dante Alighieri una valigia con alcuni libri speciali. La Dante infatti ha aperto una sezione “giovani”, a cui i ragazzi del Principato, e non solo, possono iscriversi e che inizieranno la loro attività leggendo i libri donati da Girone.

Per il prossimo appuntamento la Dante Alighieri di Monaco invita venerdì 1 marzo 2024 alle ore 20, allo spettacolo musicale: “La leggerezza delle Cose” del pianista italiano di grande successo internazionale Roberto Prosseda, ispirato alle “Lezioni Americane” di Italo Calvino.