IN PRIMAVERA A MANTOVA E SABBIONETA: LE TERRE DEI GONZAGA

Affascinanti e ricche di arte e storia, Mantova e Sabbioneta sono accomunate dall’eredità lasciata loro dalla Signoria dei Gonzaga che ne ha fatto magnifici centri del Rinascimento italiano ed europeo.

In primavera Mantova e Sabbioneta: le terre dei Gonzaga, di Francesca Sirignani
La città di Mantova, ft.D.R.

Dal 2008 le due città sono state inserite come unico sito UNESCO alla lista del patrimonio mondiale con la seguente motivazione contenuta e tratta dalla Dichiarazione di valore universale eccezionale: “Mantova e Sabbioneta offrono una testimonianza eccezionale di realizzazione urbana, architettonica e artistica del Rinascimento, collegate tra loro attraverso le idee e le ambizioni della famiglia regnante, i Gonzaga”.

Mantova, in particolare, è uno straordinario esempio di trasformazione della città esistente, di origine etrusco-romana e modificata durante il Medioevo, che intervenne per opera dei Gonzaga tra il 15° e il 16° secolo con opere di ingegneria idrogeologica e interventi urbani e architettonici raffinati. Musei, monumenti, buon cibo, escursioni naturalistiche, appuntamenti culturali sono solo alcuni dei motivi per visitare Mantova e vivere emozioni uniche e irripetibili. La città incanta anche per l’ambiente naturale: cigni, aironi e gabbiani si confondono tra il verde delle canne, l’azzurro dell’acqua e la fioritura estiva dei fiori di loto creando ineguagliabili contrasti di suoni e di colori.

Sabbioneta

Detta, invece, la Piccola Atene, Sabbioneta offre ai turisti autentiche perle architettoniche: le due Porte monumentali (Porta Imperiale e Porta della Vittoria), la Galleria degli Antichi e l’annesso Palazzo Giardino, il Palazzo Ducale, il Teatro all’Antica e le Chiese dell’Incoronata (che ospita il monumento funebre di Vespasiano), del Carmine e la parrocchiale dell’Assunta. Di rilievo anche la Sinagoga ottocentesca e il piccolo museo di arte sacra che custodisce il “toson d’oro” del principe. Più che una città, Sabbioneta è un miraggio, una piccola reggia sospesa in una dimensione onirica, del tutto slegata dagli scenari rurali che la circondano. La sua cinta muraria con pianta a forma di stella, la pianta a scacchiera delle vie e il ruolo degli spazi pubblici e dei monumenti contribuiscono a renderla uno dei migliori esempi di “città ideale” costruita in
Europa.

Mantova e Sabbioneta stupiscono anche per la loro tradizione enogastronomica. I tortelli di zucca, rigorosamente fatti a mano con un ripieno di zucca dolce abbinata al sapore piccante della mostarda di Mantova, sono un esempio di un tipico piatto tradizionale che si gusta sorseggiando un ottimo bicchiere di Lambrusco. Si può anche scegliere lo stracotto d’asino accompagnato dall’immancabile polenta di mais o il celebratissimo cotechino mantovano per chiudere in golosità con la torta Sbrisolona: ogni trattoria o ristorante propone questo delizioso dolce nato proprio a Mantova.

L’invito, dunque, è di conoscere una destinazione ricca e affascinante, fatta di scorci sempre nuovi e di ambienti da riscoprire, di lunghe passeggiate e di giri in bicicletta, di navigazione su acque placide, tra le imponenti tracce della storia, dell’arte, dell’enogastronomia e della riappropriazione ambientale della natura.

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A propos Francesca Sirignani 38 Articles
Giornalista pubblicista specializzata in tematiche turistiche, enogastronomiche e wellness. È docente al Master “Comunicazione per il settore enologico e il territorio” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha anche collaborato in diversi progetti europei e di Legislazione Turistica che le hanno permesso di accompagnare gruppi in molte destinazioni del mondo. È iscritta al GIST cioè al Gruppo Italiano Stampa Turistica. Su MonteCarloin racconterà, in particolare, le bellezze naturalistiche e culturali dell’Italia