Una delegazione del Principato di Monaco ha partecipato alla 134ª Sessione ministeriale del Consiglio d’Europa, che si è svolta a Lussemburgo.

A rappresentare il Principato, il Ministro di Stato ad interim e Ministro delle Relazioni Estere e della Cooperazione, Isabelle Berro-Amadeï, accompagnata da Gabriel Revel, Ambasciatore e Rappresentante permanente presso il Consiglio d’Europa e da Florian Botto, Consigliere del Dipartimento delle Relazioni Estere e della Cooperazione.
Questo appuntamento assume una rilevanza particolare per Monaco, che fra un anno esatto, al termine della prossima sessione ministeriale prevista in Moldavia, assumerà per la prima volta dalla sua adesione, la Presidenza del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. Il mandato si aprirà il 15 maggio 2026 e durerà sei mesi.
Nel suo intervento ufficiale Berro-Amadeï ha posto l’accento sulla necessità impellente di raggiungere una pace giusta, duratura e affidabile in Ucraina, nel pieno rispetto della sovranità e dell’indipendenza del Paese, secondo i principi del diritto internazionale. Ha inoltre ribadito l’importanza fondamentale della Corte europea dei diritti dell’uomo e del carattere incondizionato dell’esecuzione delle sue sentenze.
A margine dei lavori, la Ministra ha tenuto una serie di incontri bilaterali con i suoi omologhi della Moldavia e del Montenegro, rispettivamente precedenti e successivi alla futura presidenza monegasca. Tali colloqui hanno consentito di delineare le priorità comuni e rafforzare il coordinamento in vista di queste scadenze istituzionali. Ulteriori incontri si sono svolti con i rappresentanti di Andorra e Austria, oltre che con il Segretario Generale del Consiglio d’Europa.
Durante questi scambi, è stato anche annunciato un significativo impegno finanziario da parte del Principato: Monaco ha infatti confermato contributi volontari per il biennio 2025-2026 pari a 500 mila euro, raddoppiando così il proprio sostegno rispetto al periodo 2023-2024.
Questo rinnovato slancio diplomatico conferma il ruolo crescente del Principato all’interno delle istituzioni europee e il suo impegno attivo nella promozione dei diritti umani, dello stato di diritto e della democrazia a livello continentale.
