MATTARELLA AL 79° ANNIVERSARIO DELLA REPUBBLICA: “La pace resta la nostra vocazione”

Il 79° anniversario della Festa della Repubblica si è celebrato a Roma, con la tradizionale Parata militare ai Fori Imperiali, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e delle più alte cariche dello Stato.

Sergio Mattarella rende omaggio al milite ignoto
Il Capo dello Stato italiano rende omaggio al Milite Ignoto, ft.Quirinale

Un momento solenne, accompagnato dall’esecuzione dell’Inno di Mameli, interpretato da Arisa e dalla Banda Interforze della Difesa e conclusosi con il suggestivo sorvolo delle Frecce Tricolori, che hanno colorato il cielo con i colori della bandiera italiana.

Il Capo dello Stato ha reso omaggio al Milite Ignoto all’Altare della Patria, un gesto simbolico che rinnova il legame tra la Repubblica e le sue radici, ricordando il sacrificio di quanti hanno lottato per la libertà del Paese.

Un discorso per il corpo diplomatico: “La Repubblica è nata all’insegna della pace”

Alla vigilia delle celebrazioni, durante il Concerto del 1° giugno dedicato al corpo diplomatico accreditato in Italia, Mattarella ha rivolto un discorso intenso, centrato sul significato profondo della nascita della Repubblica e sul ruolo dell’Italia nel contesto internazionale.

La nascita della nostra Repubblica – ha affermato – è frutto di una scelta di pace, di libertà, di indipendenza, all’insegna del ripudio della violenza tra le nazioni. Da quel voto del popolo italiano è emersa la nostra Costituzione, ambiziosa nell’identificare nella pace e nella collaborazione la vocazione della Repubblica nei rapporti internazionali.

Il Presidente ha sottolineato come l’identità della Repubblica italiana si sia consolidata attraverso il rifiuto della categoria del nemico, il ripudio della guerra e l’impegno nella costruzione di organizzazioni internazionali improntate alla pace e alla giustizia.

Ucraina, Gaza e la crisi dell’ordine mondiale

Non è mancato un passaggio deciso sui conflitti in corso, in particolare sulla crisi in Ucraina e sulla drammatica situazione in Gaza.

È inaccettabile il rifiuto di applicare le norme del diritto umanitario nei confronti dei cittadini di Gaza. Simpone, subito, il cessate il fuoco”, ha dichiarato Mattarella, aggiungendo che “l’ordine mondiale che abbiamo conosciuto per decenni appare compromesso”.

Il Capo dello Stato ha riconosciuto che le regole internazionali sono destinate a evolvere ma ha ribadito l’importanza di mantenere un quadro di riferimento condiviso, fondato sul rispetto reciproco e sulla cooperazione tra i popoli come unica via per scongiurare nuovi conflitti.

La Festa della Repubblica, un’occasione di riflessione

Il 2 giugno non è solo una ricorrenza storica, ma anche un’occasione per riflettere sull’identità e sulle scelte del Paese. In un tempo attraversato da crisi globali e tensioni geopolitiche, il messaggio del Presidente Mattarella invita a riscoprire i valori fondanti della Repubblica: pace, libertà, dialogo e solidarietà internazionale.

Un monito e insieme, una speranza: che l’Italia continui a essere, nei prossimi anni, un punto di riferimento per un ordine mondiale più giusto, umano e stabile.