UNOC 3: MONACO RILANCIA MedFund FONDO MEDITERRANEO

Alla terza Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano a Nizza, S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco firma una nuova convenzione, MedFund, per il finanziamento sostenibile delle Aree Marine Protette.

UNOC 3: Il Principe Alberto rilancia MedFund fondo per la salvaguardia del Mediterraneo

In un contesto globale sempre più allarmante per la salute degli oceani, la voce del Mediterraneo si è fatta sentire a l’UNOC 3, la terza Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano. A rappresentarla è stato S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco, che ha ufficialmente annunciato la rinnovata adesione del Principato al MedFund, un fondo fiduciario ambientale creato dieci anni fa su iniziativa di Monaco, Francia e Tunisia per finanziare in modo stabile le Aree Marine Protette (AMP) della regione.

Con la firma della nuova convenzione quinquennale, il Governo monegasco e la Fondation Prince Albert II de Monaco s’impegnano a versare 1,5 milioni di euro entro il 2030, con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento di un capitale totale di 35 milioni di euro, in grado di garantire la piena operatività e continuità delle AMP.

Il Mediterraneo rappresenta meno dell’1% della superficie oceanica mondiale, ma ospita l’8% della biodiversità marina globale. Proteggerlo non è solo urgente, è un dovere collettivo”, ha dichiarato il Sovrano nel suo discorso d’apertura.


Un modello mediterraneo replicabile

Il MedFund, operativo dal 2016, ha già sostenuto 20 AMP in 10 Paesi, coprendo oltre 9.500 km² di ecosistemi marini e costieri. Di questi, 800 km² sono altamente protetti, rappresentando più del 50% delle zone marine ad alta tutela in tutto il Mediterraneo. Una quindicina di donatori, tra enti pubblici, fondazioni e attori privati, hanno contribuito finora con 6,3 milioni di euro.

Oggi il fondo si basa su una governance multistakeholder, fondata su tre pilastri fondamentali: cooperazione trans-frontaliera, cogestione tra autorità e società civile, e decisioni fondate su basi scientifiche solide. Quest’architettura permette di agire in modo efficace, specialmente nelle aree del Sud e dell’Est del bacino mediterraneo, dove i finanziamenti sono spesso instabili o insufficienti.


Obiettivo 30×30: da Nizza al mondo

Il rilancio di MedFund arriva in un momento in cui il Mediterraneo, pur restando uno degli ecosistemi più ricchi, è anche uno dei più minacciati: l’11% delle specie marine è a rischio critico, il 75% degli stock ittici è sovra-sfruttato, e il cambiamento climatico colpisce la regione con una velocità superiore del 20% rispetto alla media globale.

Per affrontare queste sfide, il MedFund si allinea oggi pienamente con l’obiettivo 30×30, ossia proteggere il 30% degli oceani entro il 2030, promuovendo AMP non solo numerose, ma efficaci, ben gestite e adeguatamente finanziate.


Il Mediterraneo insegna al mondo

Le nostre iniziative, con la filosofia che le guida, trovano oggi una risonanza globale. Lezioni del Mediterraneo per gli Oceani”, ha sottolineato il Principe Alberto II, auspicando che l’impulso dato da Monaco possa stimolare nuove collaborazioni, in un momento che ha definito “un vero punto di svolta”.

Nel mezzo di un’emergenza planetaria, il modello del MedFund rappresenta un esempio replicabile su scala globale, dimostrando che proteggere il mare è possibile, se si uniscono volontà politica, visione a lungo termine e strumenti concreti.

Per approfondimenti: www.themedfund.org. www.fpa2.org www.oceanconference.un.org

Ft.©Michael Alesi/PalaisPrincierMC