In occasione del Monaco Art Week, l’artista svizzero Simon Berger, espone alla Galleria Ribolzi, le sue opere in vetro figurativo che, scolpito a martellate, crea un effetto simile al diamante.

ft. WSM Agency
“ORIGINS”, è un’esposizione unica dell’artista svizzero Simon Berger, che trasforma la fragilità del vetro in forza espressiva. Nato nel 1976, Berger è oggi riconosciuto a livello internazionale per aver rivoluzionato l’uso del vetro in arte, sviluppando una tecnica spettacolare che coniuga destrutturazione e realismo fotografico.
Attraverso colpi di martello controllati su vetri di sicurezza, Berger dà vita a ritratti intensi e profondamente espressivi. La superficie si frattura, ma invece di distruggersi, si trasforma: da un intreccio di crepe nasce un volto, una forma, un’emozione. Il vetro, normalmente associato alla trasparenza e alla fragilità, diventa nelle sue mani una tela viva, vibrante, attraversata da luci e opacità che ne accentuano la tridimensionalità.

Un linguaggio scultoreo mai visto prima
La tecnica che l’artista definisce “morfogenesi” consiste in un’incisione indiretta: non si scolpisce rimuovendo materia, ma colpendo il vetro in punti precisi fino a ottenere un equilibrio visivo tra luce e frattura. Più i colpi sono ravvicinati, più le sfumature e i contrasti diventano profondi, portando il volto scolpito a un realismo fotografico ipnotico.
Berger parte da una formazione in falegnameria e ha esplorato a lungo materiali di recupero, come le carrozzerie d’auto. L’ispirazione per lavorare il vetro arriva proprio da un parabrezza, e da lì l’invenzione di un gesto artistico unico nel panorama contemporaneo. Il suo strumento principale, il martello, smette di essere un oggetto di distruzione per diventare un mezzo di creazione poetica.
L’arte del vetro che incanta il pubblico
« I volti umani mi hanno sempre affascinato », afferma Berger. « Sul vetro di sicurezza acquistano un significato profondo. È un processo di scoperta: dalla nebbia astratta all’immagine figurativa« . Ogni opera è un gioco tra rottura e costruzione, dove l’occhio dello spettatore si perde e si ritrova, attraversando superfici che sembrano vive, animate da una luce interiore.
Le opere in mostra durante “ORIGINS” dimostrano come l’arte possa trasformare la fragilità in forza, la distruzione in poesia visiva, ridefinendo il concetto stesso di pittura su vetro.
Informazioni: dal 1° al 30 luglio 2025, Galleria Adriano Ribolzi, 7 avenue de l’Hermitage, Monaco


