Il Consiglio Nazionale di Monaco ha approvato il Bilancio Rettificativo 2025 con 17 voti favorevoli, 3 astensioni e 4 contrari. Permangono divergenze su gestione dei rifiuti e mobilità in vista del Bilancio Previsionale 2026.

Un voto che riflette i progressi significativi registrati su diversi fronti, ma che lascia emergere anche divergenze di vedute tra i consiglieri e il Governo in merito a questioni strategiche per il futuro del Paese.
Sul piano economico, i consiglieri hanno accolto con soddisfazione la forte crescita delle entrate pubbliche, considerata il segnale di una buona salute economica del Principato. Tuttavia, diversi membri del Conseil hanno espresso rammarico per l’eccessiva prudenza del Governo nella definizione del Bilancio Previsionale, ritenuta penalizzante per gli investimenti necessari a costruire “il Monaco di domani”.
Politiche abitative: prospettive positive
In tema di alloggi per la popolazione monegasca, le prospettive sono giudicate incoraggianti. Tra le priorità figura il programma di costruzioni demaniali previsto per rispondere ai bisogni abitativi entro il 2030, così come la creazione dell’Agenzia Demaniale, sostenuta dal Consiglio Nazionale e prevista nel corso del 2026. Queste iniziative rappresentano un passo avanti verso una politica abitativa più strutturata e sostenibile.
Centro Commerciale di Fontvieille: progressi e vigilanza
I consiglieri hanno inoltre accolto positivamente le avanzate del progetto di ristrutturazione del Centro Commerciale di Fontvieille, accompagnate da garanzie sul sostegno ai commercianti coinvolti e sul mantenimento del centro attuale fino all’avvio dei lavori. Il Consiglio ha tuttavia dichiarato che resterà vigile sull’effettiva realizzazione degli impegni assunti.
Divergenze su due temi chiave: gestione dei rifiuti e mobilità
Nonostante i punti di convergenza, permangono forti divergenze su alcuni dossier strategici, in particolare sulla ricostruzione del Centro di Trattamento e Valorizzazione dei Rifiuti (CTVD). I consiglieri hanno deplorato la decisione unilaterale del Governo di ricostruire l’impianto sul sito attuale, senza aver esaminato altre opzioni, tra cui l’esternalizzazione.
L’Assemblea ha ribadito la necessità di valutare tutte le soluzioni possibili, sul piano giuridico, economico, sanitario e ambientale, prima di definire una scelta definitiva. Si attende quindi che il Governo presenti tutte le informazioni necessarie entro il Bilancio Previsionale 2026.
Sul fronte della mobilità, i consiglieri hanno espresso preoccupazione per la saturazione del traffico e per le difficoltà del servizio ferroviario (TER). Hanno rinnovato la loro richiesta al Governo di avviare uno studio per un nuovo mezzo di trasporto pubblico di massa, su scala metropolitana. Il Ministro di Stato ha per ora rimandato la proposta, sostenendo che il potenziamento del TER sia sufficiente nel breve termine.
Il Consiglio, al contrario, sottolinea l’urgenza di decisioni forti e lungimiranti che dovranno trovare risposte concrete nel Bilancio Previsionale 2026, al fine di preservare il modello economico e sociale del Principato.
Un voto di fiducia ma anche di vigilanza
Nella sua allocuzione conclusiva, il Presidente del Consiglio Nazionale, Thomas Brezzo, ha spiegato la decisione di votare a favore del Bilancio Rettificativo, sottolineando tuttavia l’importanza di tenere conto delle riserve espresse dai consiglieri: « Il delicato equilibrio tra le nostre istituzioni, che consente il buon funzionamento dello Stato, si fonda su un impegno costante al dialogo e all’apertura. Per mostrare la mia volontà di progredire al servizio del Paese, e perché desidero continuare a confidare nella capacità del Governo di far evolvere le cose nella giusta direzione, voterò a favore di questa legge di Bilancio Rettificativo.Tuttavia, vi chiedo sinceramente di prendere sul serio le nostre riserve in vista del prossimo Bilancio Previsionale« .
Verso il Bilancio Previsionale 2026
Il voto del 14 ottobre segna quindi un equilibrio tra consenso e vigilanza, con un messaggio chiaro da parte dei consiglieri: sostenere i progressi compiuti, ma anche richiedere maggiore trasparenza, audacia e visione strategica nelle scelte future. Tutti gli occhi sono ora puntati sul Bilancio Previsionale 2026, che dovrà dare risposte concrete alle aspettative espresse in Aula.
