Per la seconda volta, prima della consegna del Prix Monte-Carlo Femme de l’Année, è stata organizzata una conferenza sul tema Arte e Scienze.
“Sono un’imprenditrice, ho voluto dedicarmi al business, ho sacrificato molte cose ed ho cercato di essere coerente nelle scelte, ho domandato molto a me stessa e agli altri. Vorrei dare un messaggio alle donne: non abbiate paura davanti alle sfide della vita, accettate i sacrifici, prendete il destino nelle vostre mani e investite nelle vostre capacità, abbiate uno spirito aperto per una società più inclusiva”
Con questo messaggio Ornella Barra, la Co-Chief Operating Officer di Walgreens Boots Alliance, ha introdotto il W4W (Women For Women) il forum delle donne per le donne, alla seconda edizione e collegato al prestigioso Prix Monte-Carlo Femme de l’Année. La conferenza su “Arte e Scienze”, il tema dell’ottava edizione del Premio, si sono svolte sabato 4 maggio in un luogo molto particolare: la sede monegasca dell’International Agency Energy Atomic (IAEA).
Tre donne sono state invitate dalla presidentessa ed ideatrice del premio, la giornalista Cinzia Sgambati Colman, per raccontare la propria professione al numeroso pubblico, quasi tutto femminile, presente in sala.
Noémi Tellier, specializzata in archeologia del Mediterraneo, ha parlato del ruolo e delle competenze della professione di esperto d’arte, figura sempre più richiesta da parte di assicurazioni, musei, privati e case d’aste. Oltre allo studio dell’arte, dell’archeologia, dei materiali e delle tecniche antiche, la figura dell’esperto deve avvalersi di tutti i sensi, allenando l’occhio tramite il paragone con altre opere già autenticate; di analisi di laboratorio come la termoluminescenza e quando tutti gli strumenti non sono sufficienti anche dell’intuizione, competenza che si può acquisire col tempo e con l’esperienza. La studiosa, che opera a Parigi, ha parlato anche delle qualità umane e morali che la sua professione richiede: imparzialità, indipendenza e passione, ricordando alla fine che gli oggetti non ci appartengono mai e che noi siamo solo momentanei depositari.
La seconda oratrice è stata la ginevrina Genéviève Berthet, restauratrice di ceramiche, che con grande passione ha spiegato le tappe della propria formazione e ha mostrato il restauro invisibile, ovvero non archeologico, di alcuni oggetti provocando molte esclamazioni di stupore tra il pubblico.
La terza figura femminile a raccontare il proprio esempio è stata l’italiana Roberta Sinatra che a Copenhagen, dove lavora all’Università, ha condotto una ricerca scientifica per calcolare l’algoritmo dell’arte. Attraverso la regolarità di alcuni dati riguardanti 500 mila artisti, opere e gallerie ha analizzato le dinamiche del successo nel mondo dell’arte.
La geografia, le gallerie dove le opere vengono esposte, le relazioni sociali tutto influisce sul successo, non solo il talento. E poi c’è il destino delle opere o degli artisti che ne condiziona l’interessamento o la fortuna. Un furto, come avvenuto per la Gioconda nel 1911 ad esempio o delle relazioni privilegiate come nel caso di Jean Michel Basquiat, una delle sue opere è stata venduta all’asta al prezzo record di 110 milioni di dollari.
Il forum si è concluso con una inaspettata visita dei laboratori dell’I.A.E.A e tutti i partecipanti si sono sentiti per un po’ scienziati, anzi scienziate!