#IO RESTO A CASA

Cristina Veronese, donna indecisa al tempo del Coronavirus

No veramente non… non mi va. Ho anche un mezzo appuntamento in chat con gli altri. Senti, ma che tipo di festa è?

Non è che alle diciotto state tutti a ballare i girotondi ed io con la mascherina e i guanti sto buttata in un angolo senza toccare superfici… no. Ah no: se ci si sfiora non vengo. No, allora non vengo. Che dici vengo?

Sono al sicuro di più se vengo e me ne sto in disparte distribuendo gel idroalcolico fatto in casa o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto, così, vicino a una finestra aperta per cambiare l’aria, di profilo, magari incelofanata in controluce.

Voi mi fate: “Cristina vieni di là con noi, dai” ed io: “Andate, andate a lavarvi le mani, vi raggiungo dopo“.

Vengo. Ci vediamo o molto prima o molto dopo l’inizio della festa nell’atrio, ci salutiamo da lontano, minimo un metro e mezzo, facciamo le scale a turno, niente ascensore mi raccomando i tasti sai…

No, non mi va, non vengo. Io resto a casa.

Cristina Veronese, scrittrice collabora con MonteCarloin
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Cristina Veronese, a volte scrittrice, a volte blogger. Attenta osservatrice di social media, donne e relazioni amorose che diventano argomenti per le sue storie su blog e settimanali femminili. Con uno dei suoi racconti ha vinto anche un concorso letterario nazionale. Dal 2016 collabora con MonteCarloin, per il quale con brio scrive racconti, attualità culturali e interviste. Il 14 febbraio 2018 è uscito il suo primo romanzo intitolato È infinita, lo sento.