#COVID19: le disposizioni a Monaco fino al 1° dicembre

Il Ministro di Stato Pierre Dartout, ha annunciato le nuove disposizioni anti-Covid19 previste da sabato 24 ottobre fino al 1° dicembre 2020. Il Ministro ha chiesto responsabilità a tutta la popolazione e a coloro che vengono a lavorare, perché la situazione è grave anche a Monaco ma ancora non tale da applicare un vero e proprio coprifuoco.

I nostri sforzi non sono stati vani. Al contrario! Il buon rispetto dei gesti barriera, l’uso di maschere e l’igiene hanno rallentato la diffusione del virus a Monaco – Parlando dei tassi di incidenza il Ministro ha spiegato – Vediamo il tasso di incidenza del virus, cioè il numero di persone infettate in un periodo di 7 giorni ridotto a 100.000 abitanti. Si tratta di un indicatore utilizzato in tutti i paesi del mondo. Guida le decisioni di tutti i governi.
Il dipartimento francese vicino registra 153 contaminazioni ogni 100.000 abitanti, la Francia nel suo complesso è a 251,5. Questo è ciò che ha giustificato le misure di coprifuoco nella regione confinante. A Monaco, siamo a 81,58. Dobbiamo rimanere molto vigili. In una parola, dobbiamo continuare e amplificare gli sforzi che abbiamo intrapreso
“.

Il Ministro di Stato ha poi annunciato che i bar e i ristoranti dovranno chiudere alle ore 23.30. Sarà obbligatoria una prenotazione per andare a cena fuori; i tavoli non potranno ospitare più di 6 persone. Si chiede responsabilità e controllo anche all’interno delle famiglie, evitare grandi riunioni familiari e di amici. Per tutti fondamentale il rispetto delle regole igieniche anti-covid.

Il Casinò chiuderà mezzanotte. I bus non dovranno essere affollati e il numero di passaggi dei bus aumenterà nelle ore di punta. Nel campo dello sport, si è deciso di sospendere gli sport di contatto amatoriali. Vietate le gite scolastiche e quelle di associazioni.

In linea generale il Ministro ha chiesto di non recarsi in Francia, se non veramente necessario, perché troppo impattata dal virus.

A proposito del mondo del lavoro, detto Pierre Dartout: “A nome del governo, voglio sottolineare che siamo stati, siamo e saremo sempre dalla parte degli imprenditori e dei dipendenti. Naturalmente manteniamo misure di sostegno come il CTTR (Chômage Total Temporaire Renforcé) e gli sgravi contributivi. E naturalmente, come sapete, il governo del Principato sta dispiegando un ambizioso piano di ripresa del valore di 75 milioni, approvato dal Consiglio Nazionale, per sostenere la nostra economia“.

Le misure saranno oggetto di una valutazione continua, ha spiegato il Ministro di Stato e discusse regolarmente con il Comitato misto in collaborazione con il Consiglio nazionale. Le nuove misure eventualmente necessarie saranno sottoposte al Principe.

Il Ministro di Stato si è rivolto ai dipendenti pendolari che ogni giorno entrano a Monaco a lavorare dalla Francia e dall’Italia: “Le misure generali di coprifuoco nelle Alpi Marittime e nel Var possono riguardarvi direttamente. Si prega di tenere presente che se per motivi professionali si deve prendere la strada dopo le 21.00 o prima delle 6.00, è necessario portare l’autocertificazione di spostamento francese per motivi professionali“. La stessa “Attestation“(qui scaricabile) è valida per i frontalieri italiani che devono transitare sul territorio francese per rientrare in Italia.

Il Ministro ha anche aggiunto che questi sforzi mirano anche a proteggere le infrastrutture ospedaliere e di monitoraggio dei pazienti in città. Sono efficienti. Sono pronte, ed ha aggiunto: “Dall’inizio della crisi, la nostra politica sanitaria ci ha permesso di garantire una risposta efficace da parte dell’ospedale evitando il sovraffollamento. Ringrazio i medici, il personale ospedaliero e di laboratorio, i farmacisti per il loro continuo impegno. Il vaccino ancora non c’è per questo virus, bisogna cercare di contenere l’epidemia“. Per quanto riguarda i test, il Principato, la settimana scorsa ha effettuati 1400 tamponi.

Per quanto riguarda la scuola il Ministro ha detto: “Dall’inizio dell’anno scolastico, a settembre, sono stati testati quasi 650 casi di contatto, studenti o insegnanti. Solo due ragazzi sono risultati positivi e questa contaminazione è avvenuta in famiglia e non a scuola. Ciò dimostra che possiamo proteggerci efficacemente quando rispettiamo i protocolli“.

Il Ministro di Stato ha concluso dicendo: “Come possiamo vedere, questa lotta contro il virus è soprattutto una questione di responsabilità individuale. Siamo tutti attori nella resistenza a questa malattia. Continuiamo ciò che l’intera comunità nazionale ha fatto finora così bene. Manteniamo la nostra vigilanza per conservare una vita il più normale possibile. Vi ringrazio.
Il Principe e il suo Governo sanno di poter contare su di voi
“.