C’era molta attesa per la decisione del Principe Alberto II a proposito delle misure anti-Covid19 la cui scadenza era prevista per il 27 gennaio. Il Sovrano ha deciso di prolungare tutto fino al 19 febbraio.

Le misure sono in vigore dallo scorso 11 gennaio, in particolare il coprifuoco dalle ora 19 alle 6. La decisione è stata presa in concertazione tra governo del Principe e Conseil National durante la riunione del Comité mixte de suivi.
TASSO DI INCIDENZA SEMPRE TROPPO ALTO
Se il tasso di incidenza della circolazione del virus nel Principato di Monaco è stabile rimane comunque molto alto a 400 casi positivi per 100.000 abitanti su un periodo di 7 giorni, per cui come ha detto al nostro microfono il Principe occorre massima prudenza perché siamo ancora lontani dalla fine di questa pandemia e bisogna continuare a rispettare i gesti barriera. I test continuano senza sosta, ai PCR si sono aggiunti nelle farmacie gli antigenici, sono stati eseguiti 5300 test tra il 18 e il 24 gennaio. Intanti martedì 26 gennaio 57 persone sono ricoverate al CHPG.
CENTRE HOSPITALIER PRINCESSE GRACE
IL CHPG non è fortunatamente al collasso ma i pazienti aumentano quotidianamente e ad oggi ci sono 9 persone in rianimazione di cui 4 residenti. Il governo principesco desidera sottolineare che più della metà delle contaminazioni hanno luogo in riunioni nella sfera privata. Le autorità sanitarie monegasche insistono sulla necessità di esercitare la massima prudenza e di limitare al massimo questi incontri, oltre come detto, lavare e disinfettare le mani e portare la maschera.
RISTORAZIONE
Anche per i ristoranti non cambia nulla: sono aperti al pubblico solo a pranzo, con obbligo di prenotazione, dalle ore 11,30 alle 15 solo ai residenti e ai frontalieri con regolare permesso di lavoro, non più di 6 persone ad ogni tavolo.
IMPIEGO
Dal punto di vista impiego. Il governo sollecita l’utilizzo del tele-lavoro nel settore privato per ridurre ulteriormente l’afflusso delle persone provenienti dall’esterno in città pur mantenendo l’attività economica.
Il governo potrebbe decidere ulteriori restrizioni se la situazione non migliorasse.