Il governo ha deciso di prolungare fino al 4 marzo il telelavoro per tutte le attività in cui è possibile applicarlo sia nel settore publico che in quello privato. Obiettivo misurare l’impatto sulla situazione sanitaria.
Diminuendo il flusso dei pendolari francesi e italiani il governo spera in una diminuzione della propagazione del virus nel Principato.
La situazione sanitaria a Monaco resta seria. Domenica 30 gennaio sono stati registrati 49 casi ma purtroppo in ospedale le persone ricoverate sono salite a 87, di queste 65 sono residenti, due non residenti in terapia intensiva e una persona di 90 anni è deceduta a causa del Covid-19. Neppure nella prima ondata il CHPG aveva registrato così tanti ricoverati per corona virus. 312 persone sono confinate in casa a causa del virus. Tutto questo blocca anche l’attività ospedaliera per altre persone bisognose. La maggioranza dei ricoverati non sono vaccinati.
Se nella vicina Italia la situazione sta nettamente migliorando, grazie anche al super green pass, nella vicina regione francese PACA, gli indici mostrano un degrado continuo della situazione sanitaria che non è mai stata così grave con 3.904 casa per 100.000 abitanti. Il tasso d’incidenza a Monaco tocca 2200.
Per questi motivi il Telelavoro è tornato necessario. Le persone infatti, hanno dimostrato di non osservare con attenzione le regole sanitario anti-Covid al lavoro: disinfezione delle mani, maschera, senza contare le distanze soprattuto nella pausa caffè dove l’attenzione, una volta abbassata la maschera, tra caffè e sigaretta (che propaga il virus) diventa inesistente.
Nella sua costante preoccupazione di garantire un equilibrio tra la sicurezza sanitaria e la protezione dell’economia e dei posti di lavoro nel Principato di Monaco, il governo monegasco ricorda che le misure di sostegno agli imprenditori che sono stati colpiti in modo grave e permanente da queste misure sono state riattivate e restano in vigore tutto il mese di febbraio.