ISABELLE BERRO-AMADEÏ: GRAZIE ALLA SUA NEUTRALITÀ MONACO AIUTA MOLTI PAESI

Incontro con il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che il Sovrano ha nominato, prima donna a guidare il Ministero. L’abbiamo incontrata per parlare del suo percorso professionale, della politica estera e dei tanti aiuti che il Principato offre a Paesi meno fortunati.

Isabelle Berro Amadeī, ministro degli affari esteri di Monaco dichiara: grazie alla sua neutralità Monaco aiuta molti Paesi
Il Ministro Isabelle Berro Amadeï, ft.(c)M.Alesi/Direc.Com.

MCin: Lei è stata giudice a Monaco, poi alla Corte europea dei diritti dell’uomo, Ambasciatore straordinario e plenipotenziario di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco in Germania, Austria e Polonia e oggi Ministro degli Affari Esteri e Presidente del Comitato per i diritti della donna. Signora Berro-Amadei, qual è il denominatore comune di queste attività?

I.B.A: Ho esercitato la professione di giudice per 17 anni a Monaco e mi ha dato molta soddisfazione e poi ho avuto il privilegio di essere eletta alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a Strasburgo e sono stata il primo giudice eletto a nome del Principato. Una carriera incredibile! Averla poi conclusa alla Corte Europea è stato molto importante, circondata per 9 anni da altri 46 altri giudici di altrettante nazionalità (i giudici sono 47) è stato di grande arricchimento per le diverse esperienze ma anche per aver potuto dibattere, riflettere su argomenti di grande attualità. Il mandato scade dopo 9 anni e non si può essere rieletti. Il Sovrano mi ha fatto così l’onore di nominarmi Ambasciatrice in Germania, il che mi ha permesso di esercitare le funzioni all’estero, all’internazionale. Devo dire che è quello che più mi piace. Se devo trovare un denominatore comune delle funzioni che ho esercitato fino ad oggi è proprio quello di difendere i valori, sia come giudice che come ambasciatore, ed oggi come ministro. Valori che difende il nostro Principe, valori di giustizia, di uguaglianza, di rispetto dei diritti fondamentali e di solidarietà.

MCin: S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco l’ha nominata, prima donna alla guida del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Le sue precedenti esperienze quanto l’aiutano nel suo attuale incarico?

I.B.A: Un grande privilegio anche in questo caso, per la fiducia che il Sovrano ripone nel mio operato così come reputo un privilegio quello di portare la parola del Principe all’estero. Grazie alla mia esperienza ho visto com’è l’immagine di Monaco all’estero e oggi oltre al fatto che lavoro con i miei ex-colleghi che apprezzo molto, 16 ambasciatori, di cui 3 sono non-residenti (Russia, India e Giappone, Cina e Australia) e lavoro con un dipartimento di uomini e donne con cui avevo già collaborato, vedo le relazioni estere in modo più globale. Oggi per promuovere l’immagine del Principato non serve solo avere relazioni con le autorità degli altri Paesi ma sono importanti gli accordi internazionali che possiamo negoziare in seno alle istituzioni internazionali ma anche promuovere il Principato sotto diversi aspetti, con una diplomazia di tipo più economica, appoggiandosi ad entità del Principato qual il Monaco Economic Board o di tipo culturale grazie  all’offerta culturale molto vasta e di alto livello che si esporta facilmente all’estero, mi riferisco ai Balletti, all’Orchestra, all’Opera ma anche alle esposizioni. Abbiamo un’immagine di alto livello anche sotto il punto di vista sportivo e l’impegno del Sovrano e del Principato nella lotta per la protezione dell’Ambiente sono fondamentali. Questo è un settore dove, grazie all’impegno in prima persona del Sovrano, Monaco ha una voce portante all’estero.

MCin: La cooperazione internazionale è un settore a cui il Principato da’ molto in termine di aiuti.

I.B.A: Il nostro Paese contribuisce in modo molto generoso alla solidarietà internazionale attraverso una politica di cooperazione che è molto attiva, messa in opera da oltre 15 anni e che beneficia di rinforzi durante gli anni. Un totale globale d’investimenti che ci vede nella classifica alta dei Paesi che aiutano. Nel 2022 siamo al primo posto degli Stati donatori dell’Alto Commissariato per i Rifugiati pro-capite. Lo stesso dicasi per il programma alimentare mondiale; una politica che vuole proteggere le persone più vulnerabili con il rispetto di alcuni diritti fondamentali che sono la salute, l’alimentazione, l’educazione, l’inserzione socio-economica. Agiamo quotidianamente grazie ai nostri team presenti in 11 Paesi. Abbiamo di coordinatori locali che controllano e verificano che le sovvenzioni che diamo arrivino ai beneficiari. Ci impegniamo fino in fondo affinché tutto si svolga in modo regolare. Interveniamo presso i governi ma anche a presso le ONG e non abbiamo nessuna connotazione politica e per noi questo è un grande vantaggio per poter lavorare con tutti.

Il Principato ha realizzato un libretto pedagogico dove gli ucraini ospitati a Monaco trovano tutte le indicazioni per vivere nel Principato

MCin: In termini di cooperazione anche Monaco ha accolto un gruppo di rifugiati ucraini. Come vi siete organizzati?

I.B.A.: Abbiamo riunioni settimanali interministeriali sulla situazione in Ucraina ed abbiamo accolto circa 140 persone, soprattutto donne e bambini. Sono persone che hanno un legame familiare o di amicizia nel Principato e da queste persone sono stati ospitate. 25, tra bambini e ragazzi, sono già inseriti nelle scuole monegasche, seguono corsi intensivi di francese, affinché possano trovarsi rapidamente a livello con la scuola; abbiamo anche stabilito una procedura con la Croce rossa monegasca per assicurare la migliore integrazione. Tutte le persone beneficiano di un accompagnamento medico-sociale ma anche psicologico, il Principato offre anche una copertura medica e un aiuto finanziario, se ne hanno bisogno. Abbiamo realizzato un libretto pedagogico d’accoglienza, in francese, inglese e ucraino, che permette a queste persone di comprendere quello che devono fare a seconda della situazione e a cosa hanno diritto. Per gli alloggi abbiamo individuato alcuni appartamenti che potevamo avere a disposizione a Monaco o altri in Francia di cui Monaco è proprietario e in seguito, a seconda delle situazioni e delle urgenze, alcuni vi potranno essere alloggiati.

Nella foto la copertina del libretto per l’accoglienza de cittadini ucraini ma esiste anche una pagina internet sul sito del governo