Inaugurato dal Ministro di Stato Pierre Dartout, dal Ministro degli Affari Sociali e Sanità Christophe Robino, che ha voluto questo forum per l’occupazione, per far incontrare i datori di lavoro con coloro che sono alla ricerca di un’impiego.
Il forum è stata una vera e propria occasione per chi è alla ricerca di opportunità professionali d’incontrare aziende, sindacati e associazioni che rappresentano i principali settori economici monegaschi. E alla proposta hanno risposto in massa coloro che cercano un lavoro: francesi, italiani e residenti a Monaco. Sono stati 3650 a presentarsi, tutti in coda ad aspettare il loro turno, e la sala Indigo del Grimaldi registrava il gran completo con circa 150 rappresentanti del mondo del lavoro alla ricerca del candidato con il giusto curriculum. I candidati, sono stati suddivisi a secondo del settore di attività. A smistare i candidati, il Service de l’Emploi ma anche la Direzione delle Risorse Umane, mentre la Commissione d’Inserzione dei Laureati, la Cellula Occupazione Giovani, sono stati in grado di fornire informazioni sul quadro normativo del lavoro nel Principato di Monaco e di consigliare i partecipanti per il loro primo impiego.
Ha detto il Ministro di Stato Dartout nel suo discorso d’inaugurazione: “Questa giornata sarà senza dubbio positiva, sia per le aziende che per chi cerca lavoro. Rispondiamo a un’esigenza innegabile, per la quale dobbiamo mobilitarci tutti“.
IL MINISTRO CHRISTOPHE ROBINO, MOLTO SODDISFATTO, ANNUNCIA IL 2 ° FORUM A MARZO.
Spiega il Ministro Robino: “L’idea di fare questo Forum è venuta perché sapevamo che esisteva questo bisogno d’incontro tra i candidati e i datori di lavoro nelle diverse attività. Il fatto di avere il servizio dell’emploi presente è stata fondamentale per spiegare il funzionamento del lavoro a Monaco. Per lavorare a Monaco non c’è bisogno di essere residenti.
La mia personale constatazione è che il numero degli impiegati aumenta costantemente, le ore di lavoro sono in aumento. Abbiamo le casse sociali che sono in ottima salute e questo ci permette di dare aiuti sociali; sono inoltre molto soddisfatto perché abbiamo il numero più basso di disoccupati mai registrato. Certo il modo di lavorare cambia, i lavoratori, soprattutto i più giovani, vogliono avere più elasticità negli orari di lavoro ma questo è qualcosa che accade ormai ovunque – ed aggiunge Robino – Visto il successo ottenuto, la seconda edizione l’organizzeremo in un salone più grande e sarà a marzo, anche per aiutare i lavori stagionali. Ricordo quello che ha detto il Presidente della SBM Valeri, ossia che la SBM sono 4 mila impiegati che diventano 6 mila in estate con gli stagionali, le assunzioni si fanno in primavera. Da gennaio avremo anche una piattaforma internet che sarà aperta ad inizio 2024 e permetterà di depositare le offerte di lavoro e le candidature”.
L’AMBASCIATORE D’ITALIA GIULIO ALAIMO PRESENTE AL FORUM
Spiega l’Ambasciatore italiano a Monaco Giulio Alaimo: “Questa è un’iniziativa, di grande utilità in quanto permette di orientare i lavoratori e di costruire il loro futuro, permette di capire dove va il mercato del lavoro, argomento sul quale da tempo le autorità di Monaco stanno lavorando. Importante sarà la formazione. Se da qui a 20 anni avranno bisogno di sempre più informatici dovremo avere pronti dei giovani atti a questa attività ma anche abbracciare altri ambiti professionali. Sarà importantissimo tornare a studiare la lingua francese nelle scuole italiane, quanto meno della provincia d’Imperia, dove era stato smesso, perché il solo inglese non è sufficiente“.
E a proposito dell’inglese, proprio il Consigliere Comunale di Ventimiglia, Roberto Parodi spiega: “Abbiamo fatto espressamente richiesta al Ministro dell’istruzione, di rintrodurre il francese come lingua obbligatoria nelle nostre scuole. Non è normale che con la possibilità di lavoro che offre il Principato di Monaco i nostri giovani non parlino il francese. – ed aggiunge – Inoltre abbiamo fatto cambiare l’imposta sulle pensioni per chi ha lavorato a Monaco, adesso è stata equiparata a quella degli italiani che hanno lavorato in Svizzera, ossia solo il 5%; e da gennaio, grande novità, il bonus d’imposta sugli stipendi dei frontalieri italiani salirà a 10 mila euro“.