MOBILITÀ NEL PRINCIPATO: IL CONSEIL NATIONAL CHIEDE AL GOVERNO SOLUZIONI CONCRETE

La Presidente del Conseil National di Monaco, Brigitte Boccone-Pages, chiede ufficialmente al governo risposte concrete sul problema del traffico e relativo inquinamento, dopo anni di studi: “È il momento di agire”!

Mobilità nel Principato: il Conseil National chiede al governo soluzioni concrete
Al centro la Presidente del C.N. Brigitte Boccone-Pages, la presidente della commissione ambiente e qualità delal vita; Karen Aliprandi vice-presidente commissione per la mobilità e a sinitra Jade Aureglia, vice-presidente della commissione per l’urbanismo sostenibile, ft@WSM Agency

Argomento della conferenza stampa, la mobilità nel Principato di Monaco. In introduzione la Presidente Brigitte Boccone-Pages ha spiegato: “Sono ormai anni che viviamo con una paralisi semi-permanente della circolazione e il traffico si aggrava anno dopo anno e soprattuto quando ci sono manifestazioni importanti come in questo momento il Monaco Yacht Show. Tutto ciò, oltre a generare inquinamento e problemi alla salute, mette in gioco l’attrattività di Monaco”.

In effetti la Presidente ricorda che sono anni che il governo fa fare studi su come risolvere il problema del traffico e aggiunge Boccone-Pages: ” Solo che alla fine non è mai venuto fuori un progetto completo, che sia stato votato e realizzato. Avevamo chiesto i Bus gratuiti, dopo una prova non abbiamo mai ottenuto i risultati dello studio e neppure quello del test fatto via internet a coloro che usufruiscono del mezzo ma i bus sono tornati a pagamento. Avevamo chiesto all’epoca del Presidente Valeri le navette marittime, come esistono in altri Paesi, che vanno anche con il mare agitato ma da noi pare non sia possibile ma non si sa perché – con tono fermo la presidente avvisa il governo – Il 12 ottobre inizieremo l’esame del bilancio dello Stato, sappiamo già che non previsto nulla per la mobilità! Se non avremo risposte concrete, come un piano per la mobilità non voteremo il bilancio!“.

Ha aggiunto Nathalie Amoratti-Blanc, presidente della Commissione: “La popolazione ha difficoltà per circolare così come i frontalieri. Dopo 10 anni che si fanno studi adesso noi chiediamo un Principato di Monaco con una circolazione agile. Tocca al Ministro di Stato Dartout e al Ministro Caron-Dagioni dare le soluzioni che tutti chiediamo, bisogna agire. Abbiamo acquistato anche il terreno della Brasca anni fa ad Eze, poi non si è fatto più nulla. Occorre avere una visione ampia e rapida per la soluzione del problema“.

UNA METRO EXPRESS NICE-MONACO?

Nel suo intervento Karen Aliprandi, vice-presidente della Commissione ha chiesto che venga realizzato in tempi rapidi il progetto su cui il governo aveva lavorato della linea metro Express Nice-Monaco. “Sta al governo stringere gli accordi necessari con le amministrazioni francesi, il problema riguarda anche loro, visto il numero di frontalieri francesi che ogni giorno entra a Monaco. Quindi non solo la metropolitana ma anche la creazione di abitazioni nei comuni limitrofi, per i lavoratori che si vogliono avvicinare; occorre un’armonizzazione dei trasporti, orari e abbonamenti, bus gratuiti e anche una migliore organizzazione della viabilità urbana“.

Anche la questione dei treni resta sul tavolo. Infatti, Monaco ha comprato 4 treni 20 anni fa, dati in servizio alle ferrovie francesi, che dovevano far passare i treni per i frontalieri ogni 15 minuti in partenza e arrivo da e per Monaco, invece pare che i treni facciano servizio in altre zone e quindi Monaco non ha più il servizio ogni quarto d’ora. Anche in questo caso il Conseil National chiede risposte.

Infine Jade Aureglia, altra vice-presidente della Commissione, ha spiegato che soluzioni magiche non ce ne sono. Il traffico è saturo e le cifre cresceranno, la qualità dell’aria è deteriorata e il problema della gestione della viabilità è completamente messo da parte. “Ci sono problemi da risolvere che sembrano sciocchezze ma che contribuiscono al rallentamento del flusso del traffico. Troppe rotatorie nel Principato che rallentano invece di fluidificare la circolazione e inoltre le persone non sanno come comportarsi, pochi agenti di polizia o della qualità della vita pronti ad intervenire là dove il traffico si blocca; troppi passaggi pedonali vicino a rotatorie o in punti dove il traffico che dovrebbe scorrere si blocca per l’attraversamento di un pedona alla volta. Occorre un un team con un direttore, con un piano trasversale da qui al 2030 ma che deve essere realizzato da subito“. Jade Aureglia si è detta contraria all’intervento di una società internazionale esperta in viabilità cittadine che possa trovare le giuste soluzioni per Monaco, secondo lei non sarebbero in grado di risolvere i problemi di Monaco ed ha affermato seccamente: “Solo noi saremo capaci di trovare le giuste soluzioni al problema della viabilità del nostro Paese“.