INCONTRO CON THOMAS FOUILLERON, DIRETTORE DEGLI ARCHIVI E DELLA BIBLIOTECA DEL PALAZZO DEL PRINCIPE

Alla vigilia della Festa Nazionale monegasca, abbiamo incontrato Thomas Fouilleron, Direttore degli Archivi e della biblioteca del Palazzo, ossia l’uomo che detiene le chiavi della storia del Principato di Monaco per scoprire qualcosa di più sulla festa che celebra il Principe Albert II il 19 novembre.

Incontro con Thomas Fouilleron, direttore degli archivi di Monaco alla vigilia della Festa nazionale monegasca che si tiene il 19 novembre
Thomas Fouilleron, davanti alla mostra dedicata al Principe Ranieri in occasione del suo centenario. Ft.© Photo Loïc Repiquet / Archives du Palais

MCin: Quale principe ha creato il giorno della Festa Nazionale noto come Festa del Principe?
T.F.: Sebbene i Principi siano sempre stati onorati regolarmente con un’entrata solenne e talvolta sontuosa in occasione di ogni loro ritorno, è stato solo nel 1857, un anno dopo l’ascesa al trono del Principe Charles III, che la Festa del Principe è stata istituzionalizzata, per così dire, facendola cadere nel giorno dell’onomastico del Sovrano, ossia il 4 novembre, giorno di San Carlo.

MCin: Le date dei giorni festivi sono cambiate nel corso dei secoli perché la festività cade normalmente nel giorno in cui i principi sono nominati?
T.F.: Sì, c’è stato il giorno di Sant’Alberto il 15 novembre sotto il Principe Albert I e il giorno di Sant’Antonio il 17 gennaio sotto Louis II dal 1923 al 1949. In realtà, San Luigi, in piena estate, non era molto indicato, è stato un modo per onorare la prima nipote, la Principessa Antonietta, nata nel 1920 in inverno, dato che il principe Ranieri era nato solo il 31 maggio 1923.

MCin: Oggi si festeggia ancora il giorno di San Ranieri perché il Principe Alberto non ha voluto cambiare la data?
T.F.: Oggi la Festa Nazionale è scollegata dalla festa dell’onomastico del Sovrano. In questa occasione, pensiamo soprattutto a un’eredità che è alla base del Principato di oggi: il regno del Principe Ranieri III, che fu eccezionalmente longevo.

MCin: Come si sono evolute le tradizioni dal passato a oggi?
T.F.: Il programma del giorno della festa si è progressivamente ampliato, estendendosi anche a più giorni, con la consegna di doni, di distinzioni onorifiche e di un ricevimento per il corpo diplomatico e consolare. Nel 1857, il giorno stesso c’era solo il Te Deum. La rassegna dei Corpi militari è stata introdotta nel 1871, quando il Sovrano stesso conferì l’Ordine di Saint Charles all’inizio del regno del Principe Louis II.

MCin: Quali decorazioni indossa il Principe Alberto II sulla sua uniforme?
T.F.: Come suo padre prima di lui, il Principe Alberto II indossa il collare di Gran Maestro dell’Ordine di Saint Charles, che appartiene al Capo di Stato ed è stato creato nel 1958 per celebrare il centenario dell’Ordine fondato dal Principe Charles III nel 1858. Porta anche la Gran Croce dell’Ordine dei Grimaldi, fondato da suo padre il Principe Ranieri III nel 1954. Dal 1974, il Principe Ranieri III portò il collare di Gran Maestro, che solitamente indossava nelle serate di gala. Infine, in segno di amicizia verso la vicina Francia, con la quale il Principato forma una “comunità di destino” dal XVII secolo, il Sovrano porta la Gran Croce dell’Ordine della Legione d’Onore.

MCin: Ci può ricordare i momenti più importanti delle celebrazioni del 2023?
T.F.: Nell’anno del centenario della nascita del Principe Ranieri III, gli sarà reso omaggio durante la presentazione delle armi in Place du Palais, come è avvenuto l’anno scorso per il Principe Albert I, con la presenza dei distaccamenti delle marine francesi e spagnole in cui aveva prestato servizio, da parte del reggimento erede di quello in cui si era arruolato durante la Liberazione.