Il Centre Scientifique de Monaco parteciperà al One Ocean Science Congress (OOSC), in programma dal 3 al 6 giugno a Nizza.

Tra Nizza e Monaco si terrà la terza Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano (UNOC3). Co-organizzata dalla Francia e dal Costa Rica, la conferenza principale si terrà a Nizza dal 9 al 13 giugno, con il tema: “Accelerare l’azione e mobilitare tutti gli attori per conservare e utilizzare in modo sostenibile l’oceano”.
Sono attese 150 delegazioni, oltre 30.000 partecipanti e una cinquantina di capi di Stato e di governo, in quello che si annuncia come uno dei momenti più rilevanti dell’anno per la diplomazia ambientale.
L’UNOC 3 sarà preceduta da due eventi fondamentali:
- One Ocean Science Congress (OOSC), in programma dal 3 al 6 giugno a Nizza, che riunirà oltre 2.000 scienziati internazionali per elaborare raccomandazioni basate sulle più recenti scoperte in biologia marina e oceanologia. Queste indicazioni scientifiche guideranno le decisioni politiche attese a UNOC 3.
- Blue Economy and Finance Forum (BEFF), che si terrà a Monaco il 7 e 8 giugno. Il forum metterà in contatto attori impegnati nella tutela dell’ambiente marino con investitori pubblici e privati. L’obiettivo è sostenere economicamente uno sforzo stimato in 175 miliardi di dollari annui per la protezione dell’oceano e lo sviluppo di un’economia blu sostenibile.
La scienza monegasca in prima linea con il Centre Scientifique de Monaco
In tutto il programma, sarà centrale la partecipazione del Centre Scientifique de Monaco (CSM), che porterà il contributo di oltre 30 ricercatori nei campi della biologia marina, biologia polare, salute umana ed economia blu. La direttrice scientifica del CSM, Sylvie Tambutté, ha sottolineato: “Accelerare l’azione internazionale per la conservazione e l’uso sostenibile dell’oceano è oggi una priorità globale. Le conoscenze scientifiche sono la base per decisioni equilibrate ed efficaci.”
Tra i progetti di punta presentati dal CSM:
- La resistenza dei coralli tropicali;
- Il successo della riproduzione assistita del corallo rosso del Mediterraneo in ambiente naturale;
- Il ripopolamento della fauna marina attraverso la tutela degli spazi selvaggi, come i manchot della Weddell Sea in Antartide;
- Gli impatti degli ecosistemi marini sulla salute umana e le economie costiere.
L’evento chiave: le specie marine sentinelle
L’11 giugno, il CSM organizzerà a Nizza una conferenza dedicata alle specie marine sentinelle, fondamentali per comprendere lo stato di salute degli oceani. A partire dalle 15:30, l’incontro affronterà quattro aspetti cruciali:
- La reazione di queste specie ai cambiamenti globali;
- Il loro ruolo nel segnalare il collasso degli ecosistemi;
- Le conseguenze socio-economiche e sanitarie della degradazione degli ambienti marini;
- Le innovazioni tecnologiche e metodologiche per monitorarle nel lungo periodo.
Con la sinergia tra scienza, finanza e governance internazionale, questa sequenza di dieci giorni si propone non solo di diagnosticare lo stato attuale dell’oceano, ma di agire concretamente per garantirne la sopravvivenza e la sostenibilità a lungo termine.
