I BARBAGIUANS A OSAKA: PARTITA TRA SOLIDARIETÀ E AMICIZIA

Un momento indimenticabile ha unito Monaco e il Giappone sul campo del Panasonic Stadium di Osaka. A dare il calcio d’inizio della sfida amichevole e benefica tra i Barbagiuans e una selezione di leggende del calcio giapponese è stato proprio S.A.S. il Principe Alberto II, affiancato da Takumi Minamino, stella dell’AS Monaco e ambasciatore dell’evento “United Through Legends”.

L’incontro, organizzato in occasione della Giornata nazionale di Monaco all’Esposizione Universale di Osaka 2025, rappresenta una svolta storica per i Barbagiuans: è infatti la loro prima apparizione internazionale sotto la presidenza di Louis Ducruet. Non un luogo qualunque per questo debutto, ma il Giappone, Paese a cui Ducruet è profondamente legato, anche in qualità di commissario onorario del Padiglione Monaco. «La lunga e solida amicizia tra il Principato e il Giappone è un legame che vogliamo celebrare e rafforzare» ha dichiarato.  Sul terreno di gioco, la formazione monegasca era composta da nomi che hanno fatto la storia del calcio: Marcel Desailly, Robert Pirès, Patrice Evra, Ludovic Giuly, Gaël Givet. Di fronte a loro, un’agguerrita selezione di ex nazionali giapponesi ha dato filo da torcere, regalando uno spettacolo degno dei palcoscenici più prestigiosi.  Il Giappone ha preso il comando del match, chiudendo il primo tempo in vantaggio per 3-2, nonostante le reti di Pirès e di Evra su rigore. Ma nella ripresa i Barbagiuans hanno reagito con determinazione. Givet, protagonista della storica cavalcata in Champions League del Monaco nel 2004, ha pareggiato sul finale, approfittando di un errore difensivo. Infine, è stato Serge Gakpé a siglare il gol decisivo, fissando il risultato sul 4-3 tra l’entusiasmo del pubblico e lo sguardo compiaciuto della Famiglia Principesca, presente al completo a bordo campo.  Oltre al lato sportivo, la partita ha veicolato un forte messaggio di solidarietà. I proventi dell’incontro saranno devoluti a Fight Aids Monaco e a varie associazioni locali impegnate nel sostegno alle vittime del recente terremoto che ha colpito la città di Noto. Un’ulteriore conferma dello spirito dei Barbagiuans, club fondato oltre 40 anni fa dal Principe Alberto II e da sempre guidato da valori di condivisione e altruismo.  La riuscita dell’evento è stata anche il frutto della collaborazione con Ludovic Giuly e la sua società Goatsiders, partner strategico nell’organizzazione in loco.  «Il Giappone è sempre stato per me una fonte d’ispirazione» ha affermato Louis Ducruet. «Fin da piccolo ho ammirato profondamente la cultura e l’identità di questo Paese. Con i Barbagiuans sognavo di varcare i confini del Principato. Osaka è stata il nostro primo passo e il legame è stato immediato.»  Una prima volta memorabile, che apre le porte a nuove esperienze internazionali per i Barbagiuans. Dopo Osaka, il loro messaggio è più forte che mai: lo sport può unire mondi diversi e costruire ponti duraturi tra le culture.

L’incontro, organizzato in occasione della Giornata nazionale di Monaco all’Esposizione Universale di Osaka 2025, rappresenta una svolta storica per i Barbagiuans: è infatti la loro prima apparizione internazionale sotto la presidenza di Louis Ducruet. Non un luogo qualunque per questo debutto, ma il Giappone, Paese a cui Ducruet è profondamente legato, anche in qualità di commissario onorario del Padiglione Monaco. « La lunga e solida amicizia tra il Principato e il Giappone è un legame che vogliamo celebrare e rafforzare » ha dichiarato.

Sul terreno di gioco, la formazione monegasca era composta da nomi che hanno fatto la storia del calcio: Marcel Desailly, Robert Pirès, Patrice Evra, Ludovic Giuly, Gaël Givet. Di fronte a loro, un’agguerrita selezione di ex nazionali giapponesi ha dato filo da torcere, regalando uno spettacolo degno dei palcoscenici più prestigiosi.

Il Giappone ha preso il comando del match, chiudendo il primo tempo in vantaggio per 3-2, nonostante le reti di Pirès e di Evra su rigore. Ma nella ripresa i Barbagiuans hanno reagito con determinazione. Givet, protagonista della storica cavalcata in Champions League del Monaco nel 2004, ha pareggiato sul finale, approfittando di un errore difensivo. Infine, è stato Serge Gakpé a siglare il gol decisivo, fissando il risultato sul 4-3 tra l’entusiasmo del pubblico e lo sguardo compiaciuto della Famiglia Principesca, presente al completo a bordo campo.

Oltre al lato sportivo, la partita ha veicolato un forte messaggio di solidarietà. I proventi dell’incontro saranno devoluti a Fight Aids Monaco e a varie associazioni locali impegnate nel sostegno alle vittime del recente terremoto che ha colpito la città di Noto. Un’ulteriore conferma dello spirito dei Barbagiuans, club fondato oltre 40 anni fa dal Principe Alberto II e da sempre guidato da valori di condivisione e altruismo.

La riuscita dell’evento è stata anche il frutto della collaborazione con Ludovic Giuly e la sua società Goatsiders, partner strategico nell’organizzazione in loco.

« l Giappone è sempre stato per me una fonte d’ispirazione » ha affermato Louis Ducruet. « Fin da piccolo ho ammirato profondamente la cultura e l’identità di questo Paese. Con i Barbagiuans sognavo di varcare i confini del Principato. Osaka è stata il nostro primo passo e il legame è stato immediato« .

Una prima volta memorabile, che apre le porte a nuove esperienze internazionali per i Barbagiuans. Dopo Osaka, il loro messaggio è più forte che mai: lo sport può unire mondi diversi e costruire ponti duraturi tra le culture.